Compagnie MIA

L’OEIL DU LOUP
L’OCCHIO DEL LUPO di Daniel Pennac

Adattamento teatrale Laurent Berger e Daniel Pennac
Regia Clara Bauer
con Vincent Berger, Habib Dembélé e Ximo Solano

Scene, luci e costumi Oria Puppo
Musiche Jean-Jacques Lemêtre
Collaborazione artistica Ximo Solano
Traduzione dal francese Ludovica Tinghi

Produzione Compagnie MIA/Parigi – Coproduzione il Funaro/Pistoia – Laila/Napoli
La Maison des Métallos/Parigi
con il sostegno del Fonds de Dotation Les Partageurs

Assistente regia e musiche Alice Pennacchioni
Ricerca e documentazione Fanchon Delfosse

Produzione delegata /tournée Italia Roberto Roberto per Laila srl

La storia è ambientata in uno zoo di Parigi. Un ragazzo e un lupo guercio, rinchiuso in una gabbia, si fissano attraverso le sbarre. Il ragazzo chiude un occhio per mettersi alla pari con il lupo ed ognuno penetra lo sguardo dell’altro e vi scopre una vita. È un incontro inaspettato che assurge a metafora di tutti i nostri incontri più veri. È la storia di un faccia a faccia tra due “esiliati”: il ragazzo arriva dall’Africa, da tutte le Afriche, emigrato da un continente che l’uomo si accanisce a distruggere, Altro Mondo che tuttavia è il nostro. Il lupo, braccato e catturato dagli uomini nella sua Alaska natale, guarda quest’Altro Mondo con un occhio solo, per tenere meglio a distanza tutti coloro che vengono ad osservarlo in quella che è diventata la sua prigione.

Clara Bauer, che ha già diretto in scena lo stesso Pennac nel suo reading-spettacolo “Journal d’un corps”, trasforma questo successo letterario destinato al giovane pubblico, in uno spettacolo teatrale per tutti, a più piani di lettura, che accompagna lo spettatore – inevitabilmente, gradatamente, di sorpresa in sorpresa – in un viaggio metalinguistico dove la moltitudine dei personaggi che abitano “L’occhio del lupo”, s’incarna nella finzione-realtà di una prova di palcoscenico. Un microcosmo che invita a sollevare lo sguardo sulle questioni dell’altro, dell’immigrazione e dell’immaginazione, senza fornire risposte, senza compiacimenti, inclinando il piano della realtà verso altri punti di vista, altri vissuti dei molteplici mondi umani che sempre si sfiorano, raramente si incontrano.

Spettacolo in francese con sopratitoli in italiano